Hai diritto alla difesa gratuita? Guida completa al patrocinio a spese dello Stato penale

Il diritto di difesa e l’accesso gratuito alla giustizia

Uno dei principi fondamentali del nostro ordinamento è il diritto di difesa, sancito dall’art. 24 della Costituzione.
Per garantire l’effettivo esercizio di questo diritto anche a chi non ha mezzi economici sufficienti, è stato istituito l’istituto del patrocinio a spese dello Stato, disciplinato dal D.P.R. 115/2002.

Questo strumento consente di farsi assistere gratuitamente da un Avvocato, permettendo all’imputato di difendersi anche se non sia in grado di sostenere le spese legali del giudizio.


Chi ha diritto al patrocinio a spese dello Stato in ambito penale?

Può accedere al patrocinio gratuito chi:

  • è coinvolto in un procedimento penale (imputato, persona offesa, responsabile civile, ecc.);

  • è privo di mezzi economici, ovvero dispone di un reddito annuo imponibile IRPEF non superiore a € 12.838,01 (importo aggiornato con D.M. 10 maggio 2023);

  • rientra in una delle ipotesi in cui si beneficia del patrocinio gratuito anche al di fuori dei limiti di reddito;
  • presenta un’apposita istanza, corredata dalla documentazione necessaria.


A chi si presenta la domanda?

La domanda di ammissione, in materia penale, deve essere depositata presso l’Autorità Giudiziaria procedente (es. Tribunale Penale). Mentre per i giudizi civili la domanda va inviata al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.

In presenza dei requisiti, l’autorità competente emette un provvedimento di ammissione al patrocinio, con il quale lo Stato si farà carico delle spese legali relative a quel procedimento.


📋 Checklist documenti per il patrocinio gratuito – AMBITO PENALE

Per aiutarti nella preparazione della domanda, abbiamo predisposto una checklist operativa con i principali documenti richiesti:

✅ Documenti obbligatori:

Documento di identità valido del richiedente
Codice fiscale del richiedente e dei familiari conviventi
Certificato di stato di famiglia (consigliato)
Ultima dichiarazione dei redditi del richiedente e dei familiari
☐ In alternativa, autocertificazione della situazione reddituale
Atti del procedimento penale che ne attestano la pendenza (es. decreto di citazione, avviso di conclusione delle indagini preliminari, notifiche)

✅ Solo per cittadini extra-comunitari:

Attestazione consolare dei redditi percepiti all’estero
☐ In alternativa, qualora non sia possibile ottenere l’attestazione consolare: autocertificazione motivata

✅ Eventuali documenti aggiuntivi:

Dichiarazioni integrative su fonti di reddito o situazione patrimoniale


Requisiti reddituali per accedere al patrocinio gratuito

L’attuale soglia di reddito per accedere al beneficio è pari a € 12.838,01, riferita al reddito imponibile IRPEF.

Attenzione: questo importo non coincide con lo stipendio netto in busta paga, ma va calcolato come:

Reddito complessivo – oneri deducibili – detrazioni per abitazione principale = Reddito imponibile IRPEF

Inoltre, si deve tener conto del reddito complessivo di tutti i familiari conviventi, salvo conflitto di interessi (es. reato commesso in danno di un familiare).


Quali redditi si considerano?

Ai fini della valutazione vengono considerati tutti i redditi, anche se non tassati IRPEF o soggetti a imposta sostitutiva. Ad esempio:

  • Redditi da lavoro dipendente o autonomo

  • Pensioni (escluse indennità di accompagnamento)

  • Reddito di cittadinanza, assegno unico, Naspi

  • Contributo al mantenimento per i figli o assegni di mantenimento per il coniuge

  • Borse di studio, pocket money, sussidi

  • Lavoro “in nero” e aiuti economici non saltuari

  • Proventi da attività illecite


Aumenti del limite di reddito in ambito penale

Solo in materia penale, il limite di reddito viene aumentato di € 1.032,91 per ogni familiare convivente.
Esempio: soggetto con moglie e due figli →
€ 12.838,01 + (3 x € 1.032,91) = € 15.936,74


Quando la domanda può essere rigettata?

La domanda può essere respinta se il giudice ritiene che:

  • il tenore di vita reale sia incompatibile con il reddito dichiarato;

  • l’interessato sia stato condannato per reati gravi (es. associazione a delinquere, reati tributari), per i quali si presume il possesso di un reddito superiore a quella stabilito per l’accesso al beneficio, salvo prova contraria.


Casi in cui si è ammessi a prescindere dal reddito

In alcune ipotesi, l’ammissione al patrocinio gratuito può avvenire anche a prescindere dal reddito.

La persona offesa dei reati di stalking, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale che intenda costituirsi parte civile e partecipare al processo con un proprio avvocato, ad esempio, deve essere ammessa al beneficio del patrocinio a spese dello Stato senza alcun limite di reddito.

Questa scelta del nostro legislatore ha lo scopo di supportare al massimo la vittima di reati particolarmente odiosi, consentendogli di poter contare sempre su una difesa tecnica adeguata.


🔚 Conclusioni: attenzione alla documentazione e ai rischi

In ambito penale, l’accesso al patrocinio a spese dello Stato è un diritto fondamentale, ma richiede attenzione:
una dichiarazione incompleta o inesatta può comportare conseguenze anche penali.

Inoltre, una volta ottenuta l’ammissione, occorre ricordare che la parte assume l’obbligo – penalmente sanzionato – di comunicare le variazioni rilevanti dei limiti di reddito, relative all’anno precedente, sino a quando il procedimento non sia definito

Per questo motivo, consigliamo di non procedere da soli, ma di rivolgersi a un avvocato esperto in grado di valutare:

  • la sussistenza dei requisiti reddituali;

  • la corretta documentazione da allegare;

  • le modalità di presentazione più opportune.

📞 Hai bisogno di aiuto per la domanda di patrocinio gratuito in ambito penale?


Contatta lo studio Palermo & Martini e riceverai assistenza personalizzata.

Avv. Patrizio Palermo ©

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