Non costituisce reato la detenzione di un panetto di hashish di circa 100 grammi per mero uso personale: questo è quanto ha affermato il Tribunale di Udine in un caso patrocinato dall’avv. Palermo.
Sulla base di quali motivazioni si è giunti a questa conclusione?
Nel nostro ordinamento giuridico la detenzione di sostanze stupefacenti è sanzionata in due modi diversi, a seconda che essa sia finalizzata o meno allo spaccio.
Infatti, se la sostanza è detenuta per la cessione a qualsiasi titolo – anche gratuito! – a terzi, allora la condotta costituisce il reato previsto dall’art. 73 del D.P.R. 309/90 e conduce necessariamente all’avvio di un procedimento penale.
Viceversa, la mera detenzione per uso esclusivamente personale non costituisce reato, bensì illecito amministrativo, in relazione al quale possono essere applicate la sanzioni previste dall’art. 75, D.P.R. 309/90, tra cui sospensione della patente di guida, della licenza di porto d’armi, del passaporto, ecc…
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Ma come distinguere in concreto le due ipotesi?
Gli indici più rilevanti sono la quantità e qualità dello stupefacente detenuto (dunque le dosi medie singole ricavabili), la modalità di presentazione della sostanza (frazionata e pronta alla cessione al dettaglio o meno) e le circostanze dell’azione (capacità economiche dell’agente, modalità di tempo e di luogo della detenzione, presenza di strumenti per il taglio o la pesatura, ecc…).
In altre parole occorre fare una valutazione globale della situazione nel suo complesso, senza automatismi di sorta.
E proprio in applicazione di questi principi il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Udine, accogliendo la nostra tesi difensiva, ha assolto l’imputato, trovato in possesso di panetto di hashish del peso di circa 100 grammi, in ragione dell’assenza di prove che dimostrassero come la detenzione di questo quantitativo – non proprio modesto – fosse finalizzata alla successiva cessione a terzi.
Dunque occorre sempre effettuare un’attenta analisi di tutte le circostanze del caso concreto, avvalendosi di un avvocato penalista esperto in materia di stupefacenti, al fine di poter ricondurre la condotta nella fattispecie penale o nel semplice illecito amministrativo.
Avv. Patrizio Paolo Palermo ©
Cliccando sul link è scaricabile la sentenza di assoluzione del Tribunale di Udine: